Trasforma il tuo Mini PC in un potente server Linux: Guida Completa
Introduzione
Spieghiamo, con parole semplici, come trasformare un Mini PC o un vecchio computer in un server Linux domestico utilizzando Ubuntu Server e CasaOS. Con appena un paio comandi, è possibile installare un pannello di controllo efficiente per gestire una vasta gamma di applicazioni, da server multimediali a strumenti di backup.
Quando si pensa alla creazione di un server Linux di solito si ritiene indispensabile orientarsi su macchine potenti e costose. Non è così. È possibile trasformare un economico Mini PC o un vecchio sistema (che magari non supporta più Windows 11…) in un versatile server Linux domestico. In questo articolo vediamo che con appena due comandi, si può allestire un pannello di controllo efficiente e flessibile per la gestione di un ampio ventaglio di applicazioni.
Grazie a Ubuntu Server abbiamo tutto ciò che serve per iniziare mentre la piattaforma CasaOS, della quale abbiamo già parlato, offre un’interfaccia grafica user-friendly che semplifica la gestione delle applicazioni e dei servizi sul server. CasaOS offre un’ampia gamma di applicazioni preconfigurate, tra cui server multimediali come Jellyfin, strumenti di backup delle foto come PhotoPrism, client torrent, strumenti per l’elaborazione di documenti (anche in collaborazione con altri utenti) e molto altro ancora.
Scelta dell’Hardware
Su Amazon Italia si può trovare una vasta scelta di Mini PC pronti per l’uso. Non è necessario sostenere investimenti onerosi: basta anche un Mini PC basato su Intel Celeron o N150, seppur con una buona dotazione in termini di RAM (preferibilmente, 16 GB). Come accennato in precedenza, nulla vieta di utilizzare un vecchio PC per fare esperimenti. Anche se non si potrà in questo caso contare sull’aspetto compattezza e portabilità. Ottime alternative possono essere single-board computer come Raspberry Pi o ZimaBoard.
Installazione di Ubuntu Server
Per cominciare, è importante disporre di una chiavetta USB tenendo presente che tutto il suo contenuto sarà cancellato. Utilizzando strumenti software come Rufus o Balena Etcher, si deve quindi scrivere la chiavetta USB (che diverrà automaticamente avviabile) il contenuto del file ISO di Ubuntu Server LTS, scaricabile gratis da questa pagina.
Successivamente, è necessario collegare la chiavetta USB al Mini PC o comunque al sistema di destinazione, accedere alla configurazione del BIOS/UEFI e impostare il supporto USB come unità di avvio. L’attivazione di Secure Boot non crea ormai più problemi neppure con Linux; diversamente si può disattivare la funzione da BIOS/UEFI prima di effettuare il boot dalla chiavetta avviabile di Ubuntu Server.
Dopo aver effettuato il boot del sistema dalla chiavetta USB, si possono seguire le istruzioni a schermo: va scelta l’opzione Try or Install Ubuntu Server per poi selezionare la lingua, la tastiera e l’unità sulla quale installare il sistema operativo. In questa fase, è importante assicurarsi l’unità di destinazione appropriata tenendo a mente che tutto il contenuto eventualmente presente sarà rimosso (opzione Use an entire disk spuntata).




Configurazione dell’interfaccia di rete
Durante l’installazione testuale (per passare da una voce all’altra basta usare i tasti freccia o TAB), Ubuntu Server mostra l’indirizzo IP acquisito attraverso l’interfaccia di rete: è bene prenderne nota poiché servirà successivamente per collegarsi alla macchina una volta concluso il setup iniziale.

Il campo Proxy address può essere generalmente lasciato vuoto (a meno che non si utilizzi un server proxy per collegarsi alla rete Internet).
Installazione del server OpenSSH e aggiornamento del sistema
Durante l’installazione, è consigliabile installare il server OpenSSH: basta premere la barra spaziatrice in corrispondenza della casella Install OpenSSH server. Non è invece necessario installare i pacchetti snap proposti.


Selezionare Done

Selezionare: Use an entire disk

Selezionare Done

Selezionare Continue per confermare l’installazione del sistema operativo sul disco selezionato. Attenzione se sul disco sono presenti dei dati verranno cancellati.

Inserire i dati richiesti ed impostare una password di accesso

È possibile saltare l’abilitazione della versione Ubunto Pro e selezionare Continue
Configurazione di rete e OpenSSH
Durante l’installazione, è consigliato:
- Installare il server OpenSSH per l’accesso remoto.


Dopo il riavvio, se tutto è andato a buon fine, dovreste visualizzare una schermata di login. Al termine dell’installazione, è buona norma aggiornare il sistema eseguendo i comandi che seguono:
sudo apt update && sudo apt upgrade -y
Installazione di CasaOS

CasaOS fornisce una dashboard intuitiva basata su Docker. Per installarlo, eseguire:
curl -fsSL https://get.casaos.io | sudo bash

Accesso e utilizzo di CasaOS

- Accedere a CasaOS tramite browser digitando l’IP del server.
- Creare un account utente e installare applicazioni dall’App Store.


Applicazioni disponibili

CasaOS supporta molte applicazioni open-source, tra cui:
- Nextcloud (archiviazione e collaborazione)
- Jellyfin (server multimediale)
- PhotoPrism (gestione foto)
- Home Assistant (domotica)
- Portainer (gestione container Docker)
Accesso remoto sicuro
Per accedere al server da remoto, si consiglia di:
- Aprire le porte appropriate sul router.
- Configurare un server VPN per una connessione sicura.
Conclusioni
Convertire un Mini PC in un server Linux con Ubuntu Server e CasaOS è semplice e conveniente. Questo permette di gestire server multimediali, backup e piattaforme di collaborazione con facilità. Le possibilità di personalizzazione sono infinite, rendendo questa soluzione ideale per ottimizzare l’ambiente digitale domestico o aziendale.